Cronaca

1 minuto e 32 secondi di lettura
"I nostri figli sono dei vandali? No, sono degli angioletti. Non sono stati loro, vi state sbagliando. Gli autori di quello scempio dovete cercarli altrove". I genitori dei cinque baby teppisti identificati dai carabinieri quali autori del raid vandalico ai danni della scuola media di Spotorno se la prendono con i carabinieri di Spotorno. Per tre minorenni, uno di 14 anni e due di 15, è già scattata la denuncia alla procura dei minori di Genova per aver devastato nottetempo la scuola di via Verdi: sono stati distrutti computer, fotocopiatrici, stampanti, imbrattati muri e scaricati estintori. Segnalazione che però ha suscitato le ire dei familiari. "Non si devono accusare ingiustamente i nostri figli perché mai avrebbero potuto fare cose del genere. Ci avete chiamati nel cuore della notte senza motivo e questo non é assolutamente giusto", hanno detto. I carabinieri, attraverso il loro comandante di Compagnia Orlando Pilutti, ribattono invece di aver raccolto prove inequivocabili circa le loro responsabilità. "Intanto siamo amareggiati anche per il comportamento dei genitori, e non solo per quello dei loro figli - dice l'ufficiale dell'Arma -. In questa vicenda non abbiamo preso alcun abbaglio. Che siano stati loro non abbiamo infatti alcun dubbio. Abbiamo rilevato nella scuola le impronte delle scarpe lasciate sui pavimenti dopo che avevano svuotato gli estintori. Inoltre va ricordato che i cinque sono stati fermati nei pressi della scuola mentre fuggivano. Quindi abbiamo agito nella massima correttezza e legalita". "Curiosamente per i genitori dei ragazzi - conclude Orlando Pilutti - è stato più giusto prendersela con i miei carabinieri che con i figli per il loro comportamento. E questo sinceramente non l'abbiamo digerito, in considerazione anche del fatto che siamo preposti ai controlli diurni e notturni in città per garantire la sicurezza e l'ordine pubblico". (ANSA)