I tempi sono cambiati, le condizioni anche. Allora si deve ripartire da zero nella scelta del presidente degli industriali di Genova.
Nomi nuovi per progetti nuovi e idee nuove.
Ed evitare il rischio di un ritorno al passato, quando Genova e la sua industria erano soltanto sorrette dalla presenza dello Stato.
Confindustria nazionale ha voltato pagina: al vertice una giovane donna imprenditrice. Speriamo che Genova impari la lezione e non ci presenti una storia con nomi già letti, vecchi e ritriti.
Lo scenario economico è drammatico e può essere affrontato soltanto da chi, con coraggio, sa scegliere le sfide del futuro anche in una città vecchia, mugugnona, dove i veti sono spesso l’attività prediletta della borghesia.
L’età del nuovo presidente, lo scatto generazionale, potranno essere il segnale nazionale che Genova industriale vuole cambiare e contare.
Politica
Largo alla nuova generazione
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