Cronaca
Innocente in carcere, 12mila euro di risarcimento
45 secondi di lettura
Dietro alle sbarre per 7 giorni per poi finire ai domiciliari. Fin qui nulla di strano se non fosse che la persona in questione era innocente. Un 'innocenza risarcita con 12mila euro. Protagonista della disavventura giudiziaria: una ragioniera di Genova. La ragioniera, una 60enne originaria di Bitonto, Bari, era finita in carcere a seguito di una indagine avvenuta in Umbria, ad Assisi, che aveva portato al fermo di 20 persone accusate di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti poichè lei, con gli altri indagati, faceva uso, durante i riti religiosi di un movimento, di una bevanda considerata sacra ma contenente, seppur in minima parte, il dmt, dimeltiltriptamina, una sostanza presente nella tabella degli stupefacenti. Alla donna, oggi 63enne, arrestata nel marzo del 2005, ha assegnato un indennizzo di 1650 euro per la settimana di carcere subita e 10.061 euro per i 90 giorni di arresti domiciliari a titolo di riparazione per ingiusta detenzione.
Ultime notizie
- Rogo dietro il Biscione di Quezzi: a bruciare una baracca
- Terrazza Incontra Silvia Salis domani alle 13.45 in streaming e alle 21 su Primocanale
- Incendio nel bosco a Mele, fiamme spente dai pompieri e volontari
- Municipi, i candidati presidenti al fianco di Salis: "Questo il vero progressismo"
- Incidente sul lavoro a Casarza Ligure, gravissimo operaio
- Ufficiale: la Sampdoria esonera Semplici e liquida Accardi
IL COMMENTO
Dai dazi di Trump al voto per Genova, quando il mondo va alla rovescia
"Ti ricordi Bilancia?" 17 vittime scelte per odio e per caso