Cronaca

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Sono circa 5mila, secondo fonti sindacali, 2mila secondo la questura, le persone che ieri hanno partecipato alla manifestazione "Diritti in piazza", organizzata dalla Cgil, contro la politica economica e sociale del governo Berlusconi, che si è svolta in contemporanea in tutte le piazze italiane. La manifestazione è iniziata a piazza Caricamento con un intervento musicale dell'orchestra Bailam. I volontari della Cgil hanno distribuito 300 kg di focaccia ed hanno proiettato il "Cgil Tg - le cose che non ci dicono", un telegiornale di 26 minuti con servizi tra gli altri sulla scuola, la sanità e il caro vita. Il corteo è poi arrivato al Ponte Monumentale dove é stata deposta una corona presso la lapide dei caduti. Qualche insulto, cori e slogan sono volati in via XX Settembre, quando i manifestanti hanno incrociato i volontari del banchetto del Pdl. "Una manifestazione riuscita - dice Walter Fabiocchi, segretario generale della Camera del lavoro di Genova - colorata. Siamo qui per difendere la piattaforma lavorativa e per eprimere il nostro dissenso verso la manovra del governo". Al corteo hanno preso parte tutte la categorie, dai rappresentanti della Funzione pubblica, ai precari, ai pensionati, fino ai metalmeccanici e gli studenti. "Altro che lavori in corso - dice Lella, 49 anni della Uil - qui si parla di demolizione in corso. Stanno smantellando tutti i diritti acquisiti in questi anni". Le fa eco Antonella Ortelio, della segreteria della Funzione pubblica di Genova. "Ci dicono che siamo dei fannulloni - spiega - ma non c'é un disegno che faccia pensare a un efficientamento del lavoro pubblico. E' solo una campagna mediatica".