Cronaca

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Si è concluso all'alba di oggi l'interrogatorio di Samy Nasser, il manovale egiziano di 35 anni, ora in stato di fermo di pg in carcere al Sant'Agostino di Savona, indiziato per l'omicidio di Alina Nutica, la prostituta di 18 anni massacrata la settimana scorsa a bastonate e gettata in un fosso ancora agonizzante. L'uomo ha negato ogni addebito, sostenendo che quella sera era in compagnia di un'amica, una prostituta che conosce da diverso tempo. Ma gli investigatori hanno raccolto alcune testimonianze secondo le quali l'egiziano per tutta la giornata di mercoledì, il giorno dell'omicidio, avrebbe ripetutamente chiamato sul cellulare Alina Nutica. L'egiziano aveva anche incontrato la ragazza nell'atrio della stazione di Loano e tra i due era scoppiato un acceso diverbio. Gli inquirenti hanno già provveduto ad inviare l'auto fermata ieri al casello di Imperia Ovest dai militari del reparto operativo provinciale di Imperia al Ris di Parma, insieme ad alcuni indumenti sequestrati all'egiziano. Sul veicolo sono state trovate tracce sospette, forse sangue della ragazza uccisa. Tutti reperti che dovranno essere sottoposti ad accurati esami di laboratorio. La procura, in attesa di questi riscontri, chiederà la convalida del fermo dell'uomo, il quale ovviamente potrà essere nuovamente ascoltato in presenza del suo avvocato.