Bene ha fatto, Susy De Martini, ricercatrice del nostro Ateneo, a citare il saggio di Sabino Cassese Lo stato introvabile. Modernità e arretratezza delle istituzioni italiane, che a più di dieci anni dalla sua uscita in libreria mantiene intatta una forza polemica non sterile ma progettuale; male, forse, ha fatto a citarlo a (s)proposito della disattenzione delle “sfide” prioritarie contenute nella relazione del Rettore per l’inaugurazione dell’anno accademico 2008-2009. Se avesse assistito alla presentazione o se avesse e letto il Discorso inaugurale (disponibile sul sito di Ateneo www.unige.it) si sarebbe facilmente accorta che gli studenti e la loro formazione rappresentano non una delle priorità ma la sostanza stessa (insieme alla ricerca) del nostro essere “Università”: l’aver rilevato ancora una insufficiente attenzione ai servizi a disposizione degli studenti a fronte di un loro buon rendimento negli studi (è in regola con i corsi 79% rispetto alla media nazionale del 59%) e di un andamento positivo delle immatricolazioni, non è stato solo un espediente formale, ma ha costituito la base per mettere in evidenza quanto si è fatto e quanto si farà in ordine allo snellimento delle procedure burocratiche per l’iscrizione, all’Automazione piani di studio, prenotazione, registrazione informatica degli esami che consentirà la registrazione online degli esami, a un’attività di Orientamento completa, al miglioramento e qualificazione dell’offerta formativa, all’accoglienza grazie al potenziamento di un apposito servizio in sinergia con l’ARSSU, all’innovazione nella pratica didattica, all’ottimizzazione dei processi di apprendimento (prove di ingresso ed eventuali attività di recupero, tutoraggio), al potenziamento dei servizi informatici attraverso l’ampliamento della rete wireless di Ateneo, all’internazionalizzazione, all’incentivazione del sistema dei prestiti d’onore, all’incremento del monitoraggio e della valutazione dell’attività formativa, al potenziamento del Sistema Bibliotecario di Ateneo, alle stesse infrastrutture perché – qui giova ricordarlo alla Dott.ssa De Martini – le aule, le aule informatiche, le biblioteche, le mense, le residenze non sono “cultura del mattone” ma parte integrante di un processo di miglioramento dei servizi destinati proprio a quegli studenti che la frettolosa Collega ci accusa di aver dimenticato.
*Prorettore delegato alla formazione pre e post laurea
IL COMMENTO
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