Ha detto una cosa molto giusta il sindaco di Genova, Marta Vincenzi, in un’intervista. Vogliamo fare la Gronda perché non vogliamo una città imbalsamata. Proprio così. Genova senza sbocchi, senza vie d’uscita, senza Gronde o bretelle, senza Terzo Valico, non solo sarà sempre di più una città isolata, ma sarà anche imbalsamata, che è la peggior fine che possa augurarsi una città e, di conseguenza, quelli che la abitano. La sensazione di finire imbalsamati come pennuti viene da molti settori della vita cittadina. Intanto dal mondo delle professioni. Genova era la città degli avvocati, dei grandi professionisti. Oggi si respira anche in questo settore una crisi profonda. Gli avvocati lamentano un lavoro che continua a diminuire senza i traffici, in un luogo che non riesce a comunicare e mettere in comunicazione. Si avverte anche nel campo culturale: i responsabili dei musei lanciano un grido di allarme. Vogliono la Gronda e il terzo Valico perché i visitatori genovesi non sono sufficienti a dare ossigeno a musei e mostre. Chi vuole crescere è contro l’imbalsamazione, dei pennuti e di una città
Cronaca
Contro la città imbalsamata
58 secondi di lettura
Ultime notizie
- Addio a Peruzzi, fu sindaco di Bogliasco e “papà” del locale che porta il suo nome
- Cade dalle scale di un albergo a Sanremo, grave elettricista
-
Cadono calcinacci a De Ferrari, i vigili del fuoco intervengono con l'autoscala
-
Incendio in A12, Giacchetta (Cna): "Autostrade non garantisce livelli minimi di sicurezza"
- Vibrazioni a Sestri Ponente, più di mille cittadini chiedono risarcimenti per il rumore
-
Caos in A12, la polizia stradale: "Possibili danni alla galleria, incertezza su tempi riapertura"
IL COMMENTO
Salis, quanto conta la bellezza in politica?
Dai dazi di Trump al voto per Genova, quando il mondo va alla rovescia