Cronaca

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Sono state recapitate questa mattina, a Rapallo, una cinquantina di lettere anonime che fanno riferimento a un procedimento penale a carico di Carlo Bagnasco, figlio dell'ex sindaco della città e ora consigliere di minoranza di Forza Italia. Le buste, indirizzate a bar, alberghi e ristoranti, contengono la fotocopia di una denuncia con un'intestazione della Procura di Chiavari, in cui si parla di un presunto reato per rapina. Di quattro pennarelli, un quaderno e un rotolo di schotch finito, tiene a precisare Carlo Bagnasco. Si tratta di un procedimento penale per il quale il pubblico magistrato Margherita Ravera ha chiesto l'archiviazione con data 18 luglio, perché il fatto non sussiste - spiega Pasquale Tonani, legale di Bagnasco -. Il fatto che esca ora è indicativo: è una carognata gratuita. Quando leggeremo gli atti, faremo una denuncia per calunnia. L'episodio si inserisce in un momento di particolare tensione politica dopo gli ultimi avvenimenti che hanno travolto il sindaco di Rapallo Armando Ezio Capurro, facendogli perdere l'appoggio della maggioranza nel consiglio comunale. La vicenda é cominciata qualche settimana fa con un esposto presentato alla Procura di Chiavari in cui si parla di una società immobiliare di cui sono titolari i suoi tre figli, protagonista di una presunta speculazione edilizia nei terreni di San Michele di Pagana. Ci sono delle grosse pressioni a livello politico - spiega Carlo Bagnasco -. Noi siamo i primi avversari del sindaco. Con l'associazione Reapalus, di cui è presidente, Carlo Bagnasco vorrebbe infatti correre alle prossime elezioni politiche comunali.