Cronaca

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Si chiamano Riccardo Porcile e Gianfranco Zoja, due dei sei presunti terroristi arrestati a Genova a seguito di una complessa operazione condotta dagli agenti della Digos di Roma, in collaborazione con la polizia del capoluogo ligure. Nel primo caso si tratta di un 39enne, di Sori, incensurato, nel secondo di un 55enne, residente a Genova, già conosciuto dalle forze dell'ordine perché aderente ad "autonomia operaia" e condannato dalla Corte d'Assise a sette anni per partecipazione alle Brigate Rosse. Capo della cellula era l'ex br Luigi Fallico, 57 anni, soprannominato "il corniciaio", arrestato a Roma assieme a Bruno Bellomonte, 60 anni, e Beniamino Vincenzi, 38 anni. Oltre alle misure cautelari vi sono 15 indagati, tra cui due spezzini. Per tutti le accuse sono di banda armata, associazione eversiva ed armi: secondo quanto risulta da intercettazioni ambientali molti incontri per preparare gli attacchi terroristici in diversi obiettivi sensibili del Paese - tra cui il G8 che si sarebbe dovuto tenere all'isola della Maddalena - avvenivano nella bottega di cornici di Fallico. Nel corso delle perquisizioni, oltre a documenti sospetti e piantine, rinvenute armi di ogni tipo: fucili, pistole, detonatori, micce e persino una bomba a mano.