Cronaca

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Sarà l'autopsia, che si terrà domani, a stabilire le cause della morte dei due operai che ieri pomeriggio sono caduti in una vasca di decantazione delle acque reflue situata all'interno del depuratore di Riva Ligure, in provincia di Imperia. Stando ad una prima ricostruzione dell'accaduto, sembra che il primo a finire nella vasca sia stato Francesco Mercurio, 40 anni, il quale potrebbe essere scivolato dopo aver perso l'equilibrio e aver battuto il corpo contro la struttura. A quel punto avrebbe perso i sensi e sarebbe annegato. La vasca risulta profonda cinque metri, ma riempita soltanto per circa un metro e mezzo di liquami. Il cognato, Gianfranco Iemma, 36 anni, di San Biagio, titolare della ditta Ciem Srl - assieme alla moglie Antonella, sorella di Francesco Mercurio - avrebbe cercato di aiutare Francesco a uscire ma, forse stordito dagli odori, è scivolato anche lui nella vasca, ma non sarebbe annegato. Aveva, infatti, il volto fuori dai liquami, ma probabilmente è morto dopo aver ingerito della sostanza i seguito alla caduta. Rimangono ancora alcuni interrogativi da chiarire per ricostruire la dinamica di questo tragico infortunio sul lavoro. Innanzitutto bisognerà verificare se i due operai lavoravano davvero sprovvisti delle opportune protezioni e, in caso affermativo, se queste protezioni erano rimaste all'interno del camion utilizzato per lo spurgo oppure se non erano del tutto presenti.