Politica

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Dopo lo strappo di ieri in consiglio comunale a Genova, con l'Italia dei Valori che insieme a un paio di altri consiglieri di maggioranza ha votato contro la variante al piano regolatore per la ralizzazione del Nuovo Lido, per domani è previsto un vertice di maggioranza a Tursi. "I vertici del Partito Democratico -dice a Primocanale il segretario ligure dell'IdV, Giovanni Paladini- devono capire che c'è una coalizione da rispettare e che non possono continuare a amministrare la cosa pubblica come se fossero soli. Qui rischiamo il Berlusconismo di sinistra". Sulla pratica specifica del Nuovo Lido, Paladini spiega che da sempre il partito di Di Pietro è contrario alla cementificazione delle aree di pregio: "Non possiamo portare avanti la linea di dire 'no' alla costruzione di nuove case in riva al mare -dice ancora Paladini- e poi farle a Genova in corso Italia. Quelli sono i problemi di pochi. I veri problemi di questa città riguardano quartieri come Begato, Voltri, il Cep. O il sindaco Vincenzi lo capisce, oppure siamo anche pronti a lasciare la maggioranza di Tursi. E andare a nuove elezioni". All'origine dello strappo di ieri ci sarebbe però anche una sorta di "prova di forza" dell'Italia dei Valori, per far capire quanto conta il partito oggi, dopo le elezioni europee. Il sindaco Vincenzi, che si appresta a varare il rimpasto di giunta, dovrà quindi tenerne conto e quasi certamente -la cosa sembra essere già decisa- garantire un nuovo assessore all'IdV. Ma non solo: anche il presidente della Provincia di Genova, Alessandro Repetto, dovrà prevedere un nuovo assessore per il partito di Di Pietro. E quello della Regione Claudio Burlando, tenere conto in vista delle regionali del 2010, della proposta fatta da Paladini subito dopo le europee, ovvero che il vicepresidente, in caso di vittoria, finisca per essere un loro rappresentante. "Non siamo il partito delle poltrone -precisa Paladini- ma si deve capire che ormai abbiamo un elettorato sempre più crescente che deve essere rappresentato adeguatamente". (Davide Lentini)