Politica

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L'analisi del voto delle elezioni europee e di quelle amministrative in Liguria è l'occasione per il coordinatore regionale del Pdl, Michele Scandroglio, di togliersi qualche sassolino dalle scarpe. E mettere sull'attenti chi ancora "non ha capito -dice a Primocanale- che cosa sia il nuovo partito, che non potrà mai essere una somma matematica di Forza Italia e An". E così nel giorno in cui sono chiamati a raccolta i parlamentari liguri, i coordinatori regionali, i consiglieri della Regione e il capogruppo in Comune a Genova, va in scena la "resa dei conti" con il coordinatore della provincia di Genova, Giovanni Boitano. Nulla di ufficiale, nessuna tensione apparente, ma chiari messaggi che arrivano dopo critiche più o meno velate, più o meno dirette. Anche perchè se i vertici del Pdl in Liguria non possono lamentarsi dei risultati ottenuti alle ultime elezioni, non possono certo dirsi soddisfatti di come siano andate le cose nel Tigullio, con le sconfitte di Lavagna, Santa Margherita, Zoagli e Portofino. E così Scandroglio parla chiaro: "Basta con le scelte miopi prese da pochi, basta con l'idea che il Pdl sia la somma matematica di Forza Italia e An secondo la quale le candidature e i posti di gestione vanno divisi equamente. Chi la pensa così - dice Scandroglio - non ha capito cos'è il nuovo partito". Boitano e Gabriella Mondello, chiamati in causa, spiegano la loro versione. Ma quel che importa, ora, è la scelta dei coordinatori cittadini di tutti quei comuni nei quali si andrà a votare il prossimo anno. "Scelte delicate -dice Scandroglio- che andranno fatte sulla base non delle amicizie, ma delle reali capacità e competenze". (Davide Lentini)