Cronaca
Antimafia di Genova, sequestrati beni per circa 2 milioni di euro
57 secondi di lettura
Dopo il sequestro a luglio di circa 129 bassi della famiglia mafiosa dei Canfarotta, la Direzione investigativa antimafia di Genova ha portato a termine un'altra operazione, sottraendo beni per circa 2 milioni di euro riconducibili ad Antonino Lo Iacono, condannato nel 2003 a vent'anni di reclusione per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e considerato fin dagli anni '80 esponente del clan mafioso Madonia, che fa capo al boss Giuseppe Madonia detto ''Piddu'', numero 2 di Cosa Nostra. I beni sequestrati erano intestati prevalentemente ai familiari di Lo Iacono. Il clan Madonia e' attivo in provincia di Caltanissetta ma anche nel Nord Italia.Tra i beni sequestrati ci sono conti correnti bancari e postali, case , terreni, negozi e magazzini a Campomorone e Santo Stefano D’Aveto, in provincia di Genova, a Sant’Agata Fossili, in provincia di Alessandria e a Vallelunga Pratameno, nel Nisseno. Sequestrata anche una società unipersonale di asfaltatura strade, che operava a Genova e assegnataria di numerosi appalti presso alcuni Comuni dell’Alta Valpolcevera. Secondo le prime indiscrezioni, Lo Iacono godeva della massima fiducia di Madonia e costituiva l’appendice della famiglia di Vallelunga Pratameno a Genova.
TOP VIDEO
Venerdì 22 Novembre 2024
Con 'Breathe' su Primocanale rivive la tragedia del Covid
Giovedì 21 Novembre 2024
Processo Morandi, incognita feste sulle udienze. In aula il 2 dicembre
Venerdì 22 Novembre 2024
Cultura, il sogno di Palazzo Ducale: "Biglietti gratis per le scuole"
Giovedì 21 Novembre 2024
Primocanile - Cani e gatti in redazione, gli animali di Primocanale
Ultime notizie
- Nada Cella, a dicembre si decidono gli elementi di prova per il processo
- Imperia, spettacolare incidente sul Lungomare Vespucci
- Grand Prix di ginnastica, sabato al Palasport di Genova il grande evento
- Imperia, in Prefettura l'incontro con il Garante per la tutela delle vittime di reato
- Sampdoria, a Palermo la maglia contro la violenza sulle donne
- I chiavaresi sulla svolta del cold case di Nada Cella: "Qui tanti hanno taciuto"
IL COMMENTO
Blazquez, basta mezze parole: è il momento di dire tutta la verità
Ddl vittime incuria, speriamo la norma non venga usata mai più