Cronaca

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"Berlusconi non viene invitato perché gli argomenti che saprebbe utilizzare, anche di fronte ad una platea di simpatizzanti democratici, fanno paura agli organizzatori e ai dirigenti del Pd". Lo scrive in una nota Luigi Morgillo, vicepresidente del consiglio regionale della Liguria, commentano la battuta degli organizzatori della festa nazionale del Pd che avevano detto: "non invitiamo Berlusconi perché questa è una festa e non un festino". "Se non arriveranno le scuse - afferma Morgillo - sarebbe meglio che i ministri disertassero la Festa". Secondo Morgillo, "certe battute sono di pessimo gusto dal punto di vista del rispetto che si deve nei confronti delle istituzioni nazionali e della vita privata delle persone. La tattica dell'aggressione personale all'avversario politico e la convinzione della superiorità morale sono gli antichi vizi che contraddistinguono da sempre il dna degli esponenti del Pd oggi, Pds e Ds prima dai quali gli eredi di Stalin e Lenin non riusciranno mai a guarire". A Morgillo non pare corretto "un tale atteggiamento nei confronti del presidente del Consiglio: ho già interpellato il coordinatore regionale del Pdl Michele Scandroglio a fare le dovute verifiche sui ministri invitati alla kermesse nazionale del Pd affinché, qualora non si verificasse una smentita o pubbliche scuse, inviti calorosamente i nostri esponenti nazionali e regionali a non prendere parte ai dibattiti organizzati alla festa di Genova in quanto non è pensabile che si possano accettare tali gravissime e inqualificabili affermazioni".