Politica

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A dire l’ultima parola è stato Ermanno Pasero, candidato alla segreteria ligure del Pd per la mozione Marino: “Il confronto con gli altri due candidati? Facciamolo fuori dal contesto della Festa democratica”. Di fatto un no a organizzare nell’arco di pochi giorni un dibattito pubblico, chiesto comunque da tutti, utile a mettere a confronto le ragioni per cui il popolo delle primarie del Pd dovrebbe scegliere uno o l’altro dei pretendenti alla segreteria regionale. Pasero – che parte svantaggiato in fatto di visibilità rispetto al ben più noto Sergio Cofferati, candidato di Franceschini, e al giovane Lorenzo Basso, della mozione Bersani – era stato uno dei primi a chiedere il confronto all’interno della festa Pd di Genova. Ma inizialmente era stato detto che non era il caso di organizzarlo in quell’ambito. Solo ora, dopo le polemiche degli ultimi giorni, si sarebbe aperta una possibilità: ma l’unico momento disponibile, secondo il programma della festa, sarebbe sabato mattina, il 5 settembre. Giorno in cui Pasero non c’è. Ecco perché il confronto sembra ormai destinato a saltare. Questioni di principio, ma anche di difficoltà a parlarsi all’interno del partito. Se, come sembra, i rappresentanti delle mozioni ribadiscono di essere pronti a sostenere un dibattito, ma alla fine nessuno prende il telefono per parlare con gli altri due. Neppure il tentativo di mediazione messo in atto nelle ultime ore dal segretario uscente Mario Tullo pare abbia dato frutti. Se ne parlerà dopo la Festa nazionale. Anche se a dire il vero un primo confronto tra i tre è in programma venerdì 4, alle 18, alla festa del Pd di Savona Zinola. Non avrà la stessa visibilità di quello genovese, ma sarà pur sempre un punto di partenza. (Davide Lentini)