Bus fermi e tensione nel giorno dello sciopero di Amt a Genova con gli autisti che hanno assaltato palazzo Tursi dove era in programma un incontro con i capigruppo e l’assessore Pissarello, sfondato le porte della bouvettina, uno spazio generalmente riservato ad assessori, consiglieri comunali e giornalisti, e invaso il consiglio comunale con fischi e proteste, urlando slogan contro lo stesso Pissarello. Lo sciopero indetto da Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Cisal e Cobas che ha bloccato fino alle 17 autobus, metropolitana, ascensori e funicolari, ha lasciato a piedi il capoluogo ligure. L'adesione è stata massiccia: 100% degi autisti e 85% del personale amministrativo. Circa 1.600 dipendenti hanno dato vita prima ad un presidio davanti alla sede dell’azienda e quindi ad un corteo attraverso il centro che ha bloccato la circolazione. Poi hanno letteralmente invaso palazzo Tursi chiedendo l'estensione delle corsie gialle, un piano di finanziamento per il 2009 e l'acquisto di nuovi mezzi. "Ho già detto che il piano dei primi di settembre non andava bene e non l'ho mai validato -ha risposto Pissarello-. Non c'é alcun taglio, ma un lavoro tra noi e Amt per fare percorsi utili, rafforzare le manutenzioni, ragionare sulla rete per trovare poli forti con metropolitana e ferrovia. Quando ci sederemo ad un tavolo per elaborare le linee supereremo quel piano di cui si parlava. Vogliamo costruire un'azienda forte che non viene ad elemosinare e ragionare sulle risorse per il 2010 e il 2011".
IL COMMENTO
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