Cronaca

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Anche se "l'attuale crisi finanziaria ed economica accentua in larga parte la fascia della povertà e delle nuove povertà", "non dobbiamo assolutamente scoraggiarci" perché "anche Genova si è ulteriormente attivata nelle sue componenti, a cominciare dalle comunità cristiane, proprio per fare fronte con coraggio alle nuove povertà che speriamo, quanto prima ed al meglio, possano essere superate per il bene di tutti". E' questo l'auspicio delll'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, durante la cerimonia di inaugurazione della lapide posta in via Lomellini, davanti al numero 19, nel palazzo in cui ebbe inizio l'opera sociale di Santa Virgina Centurione Bracelli "Genova è una città ricca di santi", ha poi affermato, e tutti noi "dobbiamo essere orgogliosi dei santi genovesi". Come Santa Virginia Centurione Bracelli, ha proseguito, i santi genovesi "sono santi della carità", sono persone che, "per amore della Chiesa e del Signore, nella dimensione della carità e dell'umiltà hanno intrapreso importanti e meritorie opere sociali". In particolare, ha concluso, di santa Virginia Centurione Bracelli "non va dimenticato l'amore verso i più poveri ed indigenti" - ha ricordato Bagnasco - dai sui insegnamenti bisogna prendere spunto ed essere incoraggiati per andare avanti" ha concluso.