Cronaca

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Il sacerdote, "prima che essere servitore della carità, è ministro dei sacramenti": ad affermarlo l'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, nella lettera pastorale intitolata "Io sono il buon pastore" indirizzata "al clero ed alla comunità cristiana sul grande dono del sacerdozio". "Il pastore non è un funzionario a ore - ha scritto Bagnasco - ma un uomo libero segnato dal fuoco dello Spirito". "Per lui - ha aggiunto - non è questione di essere un 'conquistatore' di anime: prima di tutto deve lui essere 'conquistato' da Cristo. Non deve 'possedere' gli altri, ma essere lui 'posseduto' da Dio". La prima vocazione del sacerdote, ha spiegato l'arcivescovo, è quella alla santità che è "la vera e più efficace risposta alla complessità inedita del mondo moderno". Scritta per l'occasione dell'Anno Sacerdotale la lettera è stata consegnata ieri mattina ai sacerdoti genovesi presenti all'incontro di aggiornamento del clero tenuto da monsignor Rino Fisichella.