Cronaca

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Sono almeno sette i conto correnti aperti, per un ammontare di 40 mila euro in assegni versati, dai due napoletani Ciro Imperato, 18 anni, e Manuela Guarracino, 28, arrestati il 4 novembre dai carabinieri del nucleo radiomobile di Genova. Le accuse nei loro confornti sono di riciclaggio, false attestazioni di identità personale, sostituzione di persona e falsificazione di segni e documenti dello Stato. I carabinieri stanno ancora indagando per capire se alle spalle dei due ci sia un'organizzazione più ampia e complessa. La coppia, infatti, era arrivata a Genova un mese fa e aveva affittato una stanza in un albergo del centro storico. Da lì, i due hanno "visitato" sette istituti di credito. In particolare, il 28 ottobre la Guarracino aveva cercato di aprire un conto corrente in una banca del centro per versare un assegno di 2.400 euro. Il colpo non era andato a segno per la titubanza del direttore. Nei giorni successivi, però, i due erano riusci a versare in altre banche altri assegni circolari, depositando in un caso una cifra di 25 mila euro. L'ultimo tentativo risale al 4 novembre, in una banca di piazza della Vittoria. Qui però l'impiegato si è accorto dei documenti falsi, ha avvisato il direttore e sono intervenuti i carabinieri. Le indagini adesso proseguono anche per accertare la provenienza degli assegni. Gli investigatori non escludono che i furti avvengano nel circuito postale, tramite qualche impiegato compiacente che intercetta le buste e le recapita all'organizzazione.