Politica

1 minuto e 37 secondi di lettura

"Sono molto grato ai magistrati che si occupano di questa indagine perché stanno agendo con grande responsabilità". Sono le prime parole con le quali il presidente della Regione Claudio Burlando è intervenuto, in una conferenza stampa, sulla vicenda avviata alcuni giorni fa dalla procura di Genova su presunte tangenti legate ai bandi dei fondi europei gestiti dall'ente. "Il solo fatto - ha proseguito - che finora non sia stato emesso alcun provvedimento di custodia cautelare indica un atteggiamento molto cauto che apprezzo" . Burlando si è anche dichiarato favorevole a una commisione d'inchiesta interna al consiglio regionale, richiesta dal consigliere d'opposizione Gianni Plinio, "purché la si faccia in tempi rapidi". Sull'assessore all'agricoltura Cassini, uno degli indagati, che gli ha rimesso il mandato, il presidente usa altrettanta cautela: "Posso prendere in considerazione questa ipotesi, ma solo dopo aver compreso esattamente la sua posizione, l’esperienza è piena di gente che ha pagato danni rilevanti ma poi è uscita pulita. Sono completamente d’accordo con il segretario regionale del Pd Basso che la politica deve intervenire prima delle sentenze penali, però qualcosa di reale per intervenire deve pur esserci. Le carte sequestrate dall'ufficio di Cassini sono solo atti protocollati, sia in entrata che in uscita, e se uno protocolla atti in uscita, se pure ci possono essere errori, la buona fede dovrebbe essere abbastanza evidente". Burlando, che ha smentito voci nate in procura secondo le quali aveva richiesto di essere sentito dai magistrati, a chi gli chiedeva se l'inchiesta possa determinare ripercussioni sulle prossime elezioni regionali, ha risposto: "Non lo so, so soltanto che non credo ad una giustizia ad orologeria. Ripeto: ho la massima fiducia in chi si sta occupando dell'inchiesta. E anche io, per quello che è nelle mie competenze, sarò altrettanto rigoroso." Intanto oggi nuova visita lampo della Finanza in piazza De Ferrari per acquisire altri documenti.