Cronaca

1 minuto e 24 secondi di lettura

L'onda di piena era attesa tra le 5 e le prime luci dell'alba e con raggelante puntualità alle 5.30 il fiume Magra ha cominciato a esondare alla sua foce tra Bocca di Magra e località Cafaggio, nel comune di Ameglia. L'onda di piena si è verificata poco prima delle 7.30, quando l'acqua del fiume ha invaso strade e abitazioni. L'opera di prevenzione scattata operativamente fin dal primo pomeriggio di ieri ha evitato che si verificassero problemi per le persone. Cinque famiglie sono state sfollate in serata dalle loro case lungo gli argini del corso d'acqua, mentre altre si si sono allontanate volontariamente. Una sessantina le abitazioni complessivamente interessate dal fenomeno, delle quali molte sono seconde case, quindi attualmente disabitate. In generale l'esondazione è stata di minore entità rispetto a quella dello scorso 27 gennaio, quando oltre cento persone avevano dovuto abbandonare le proprie case. Ora l'acqua si sta lentamente ritraendo, in concomitanza della tregua concessa dal maltempo. Ma l'emergenza resta: sono previste nuove perturbazioni da qui a Natale e la prossima nottata, se le previsioni verranno confermate, potrebbe scattare un nuovo allarme esondazione. "E' stata una notte in bianco e i volontari sono provati, dopo tre giorni di allerta, prima per la neve e il ghiaccio, ora per le piogge - spiega il responsabile del servizio di Protezione Civile della Provincia, Maurizio Bocchia - La situazione regge perché fortunatamente la pioggia è stata un po' al di sotto della soglia critica. La piena c'é stata, ma contenuta. Purtroppo però le previsioni meteo segnalano un'altra notte così, e anche peggiore, per oggi. E siamo daccapo, anche perché le nuove precipitazioni agiranno su un fiume già ingrossato".