Cronaca

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Ventidue anni di carcere: è la condanna inflitta a Rogelio Montano Pinzon, il colombiano di 27 anni accusato dell'omicidio di Essalhi Mahassine, il marocchino di 31 anni ucciso il 22 dicembre 2007 con un colpo di cacciavite allo sterno in vico Mele, nel centro storico di Genova. I giudici della Corte d'Assise hanno escluso l'aggravante dei futili motivi, accogliendo la richiesta della difesa, rappresentata dagli avvocati Salvatore Calandra e Federico Figari. Il pubblico ministero Maura Macciò aveva invece chiesto l'ergastolo la settimana scorsa. L'imputato è contumace, visto che si era reso irreperibile già alcune ore dopo il delitto. Mohassine, secondo quanto ricostruito, era stato aggredito da un gruppo di sudamericani all'entrata di un locale. Il marocchino voleva entrare nella discoteca, frequentata solo da latinos, per incontrare una ragazza conosciuta alcuni giorni prima in un bar. All'insistenza della vittima, il gruppo di sudamericani avrebbe reagito con insulti e spintoni. Il marocchino sarebbe tornato alla carica ma questa volta dal gruppo si era fatto avanti il colombiano con il cacciavite. Mohassine era stato colpito con un colpo solo, allo sterno. L'uomo era stato ricoverato al San Martino dove morì, per emorragia interna, intorno alle 6 del giorno dopo.