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Si avvia alla conclusione il processo per la cosiddetta "mensopoli" genovese. Quattro degli imputati hanno formalizzato la richiesta di patteggiamento: l'imprenditore delle carni Roberto Alessio ha chiesto un anno e otto mesi; stessa richiesta per l'ex consigliere comunale dei Ds Claudio Fedrazzoni; Massimo Casagrande, anch'egli ex consigliere comunale di Genova, e Stefano Francesca, all'epoca dei fatti portavoce del sindaco Vincenzi, hanno chiesto un anno e sei mesi. Adesso la decisione spetterà al gup Marina Orsini, dinnanzi alla quale è in corso l'udienza preliminare. Venerdì, un altro imputato, l'ex dirigente della Regione Liguria e presidente dell'ospedale Bambin Gesù di Roma Giuseppe Profiti, aveva chiesto di essere processato con rito abbreviato. Lo scorso luglio, il pm Francesco Pinto aveva depositato le richieste di rinvio a giudizio. Dall'inchiesta era stata archiviata la posizione dell'ex assessore comunale ed ex segretario dell'Arci Massimiliano Morettini. Il pm aveva chiesto il rinvio a giudizio anche per la società Alessio carni, come persona giuridica, per responsabilità amministrativa per omesso controllo da parte degli organismi di vigilanza sul comportamento del suo titolare. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e turbativa d'asta.