Cronaca
Bimbo morto, dal carcere madre scrive a teste
1 minuto e 1 secondo di lettura
Katerina Mathas, in questi giorni di carcere, ha scritto delle lettere al testimone di Rapallo che avrebbe visto vivo per l'ultima volta il piccolo Alessandro, il bimbo di 8 mesi, ucciso la notte del 15 in un residence di lusso a Nervi. Con lui la donna avrebbe anche scambiato vari sms la notte del delitto. Per la morte del bambino sono accusati di omicidio volontario in concorso la stessa Mathas e Giovanni Antonio Rasero. Quelle scritte dalla donna sono lettere d'affetto nei confronti del teste, ma non contengono nulla di rilevante ai fini delle indagini. "So che mi sei vicino - si legge in una delle missive - e che mi sostieni. Io sono qui in carcere, in cella con un'altra donna accusata di avere ucciso suo figlio. Continua a sostenermi. Ti amo". Le lettere sono state consegnate agli investigatori, ancora sigillate, dallo stesso testimone, che non le ha aperte pensando che potessero contenere qualcosa di utile per le indagini. La corrispondenza non è stata posta sotto sequestro. Anche per quanto riguarda Rasero il tribunale del riesame deciderà il primo aprile sull'istanza di scarcerazione o attenuazione della misura cautelare, presentata nei giorni scorsi dai suoi legali, gli avvocati Giuseppe Nadalini e Romano Raimondo.
Ultime notizie
- Prime notti nel carcere modello di Bollate per l'ex Ad di Aspi Castellucci
- Il Genoa a Moena dal 15 al 27 luglio
- "Un giorno da artigiano", Ilaria Cavo alle prese con le uova di cioccolato
- Incidente autonomo in A10, coda verso Voltri
- Leali, undici cleen sheet e si pensa già a rinnovare il contratto in scadenza nel 2026
- Samp, prove di rinascita da Sibilli a Benedetti. Ma la strada è lunga
IL COMMENTO
Leonardo, Fincantieri e la guerra: l'etica non può essere solo italiana
“Ti ricordi Bilancia?”. Il killer incastrato con una tazzina di caffè e una sigaretta