Politica

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Il sostituto procuratore Stefano Puppo ha iscritto nel registro degli indagati una donna di 69 anni nell'ambito dell'inchiesta su una firma falsa per la presentazione delle liste delle elezioni regionali del 28 e 29 marzo. Alcune settimane fa la commissione elettorale circondariale aveva denunciato con un esposto che nel Municipio II centro-ovest le liste "Lavoro, progresso, libertà" e quella del Pd riportavano la sottoscrizione di una stessa persona, quella di una donna di 69 anni. Il pm Stefano Puppo aveva sequestrato le liste e confrontato le firme. Dai primi accertamenti, la firma apposta sulla lista del primo partito era risultata vera, mentre era palesemente falsa quella riscontrata nei documenti del Pd. La donna agli investigatori aveva raccontato di essersi fermata a un banchetto a Sampierdarena dove le avrebbero fatto firmare un foglio per una petizione animalista, ma di non avere sottoscritto alcuna lista per le elezioni. All'indomani della presentazione delle liste, la procura di Genova aveva aperto altri due fascicoli sempre per firme false. Uno riguardava i documenti presentati dal Nuovo Psi e i reati ipotizzati erano falso materiale e ideologico. Secondo quanto emerso erano una ventina le firme grossolanamente falsificate. A sottoscrivere la veridicità delle stesse era stato Antonio Vaccarezza, vicecapogruppo provinciale del Pdl. L'altro fascicolo riguardava invece le liste dell'Udc e di 'Noi con Claudio Burlando', dopo un esposto presentato dai Radicali in cui indicavano 44 moduli sospetti per la lista dell'Udc (in ogni modulo ci sono una ventina di firme) e 33 moduli per la lista civica di Burlando