Politica

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"Penso che sia corretto che Musso abbia una priorità come candidato a sindaco di Genova del centrodestra, ma dovremo ragionarci bene tutti insieme: chiuderci in una stanza con i vertici dei partiti e il ministro Scajola e chiedergli se se la sente, oltre ad avere da lui garanzie di coerenza e affidabilità. Se non ci darà le ispirazioni e le garanzie giuste, allora sceglieremo un altro candidato, uno nuovo. Io ho già un nome". Dopo la Lega Nord, anche Sandro Biasotti avanza serie perplessità sulla candidatura di Enrico Musso a sindaco di Genova tra due anni. E lo fa nel corso della puntata di Destra-Sinistra, su Primocanale, dedicata ai problemi del Pdl. Insomma, il caso Musso, innescato dal fondatore della Lega Nord Bruno Ravera, non si ridimensiona, anzi: "Io vorrei che Musso ci credesse davvero nel ruolo di candidato, e che volesse farlo per vincere - dice Biasotti - Lo vorrei vedere agguerrito e voglioso, come ero io che c'ho creduto fino in fondo, sebbene poi abbia perso. E invece lui cosa risponde? - dice ancora Biasotti - 'Non so, se volete mi candido, altrimenti è lo stesso, lavoro con la mia Fondazione Oltremare'". Per Biasotti questo non è l'approccio giusto. Anzi: "Musso scocciato per queste voci? - si chiede Biasotti - Ma se è un beneficiato dalla politica, come può essere scocciato? Politicamente non era nessuno, come me: eppure lo abbiamo candidato a sindaco, gli è stata proposta la candidatuta all'europarlamento e sdegnosamente ha detto di no, gli abbiamo fatto fare il capolista al senato, ora lo ricandidiamo e lui sembra non averne voglia.. ma che scocciato!". (Davide Lentini)