Politica

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In assenza di Claudio Scajola chi è il leader del Pdl in Liguria? La domanda circola in queste ore, successive alle dimissioni del ministro, in attesa che lo stesso metta sul tavolo dei magistrati le carte e le prove della sua estraneità e, forse, dell’incredibile polpetta avvelenata che, secondo alcuni dietrologi, qualcuno gli avrebbe cucinato sei anni fa, per utilizzarla quando necessario. Chi è il leader del Pdl?

Oggi credo che la risposta sia: è Sandro Biasotti. I motivi sono semplici. Biasotti ha speso la sua faccia per una difficile campagna elettorale, in una sfida con Claudio Burlando. Ha perso questa sfida, ma nessuno può dire che non ci abbia creduto fino all’ultimo, con passione e una assoluta convinzione di potercela fare. Biasotti ha girato tutta la Liguria, lo fece da presidente, tra il 2000 e il 2005, lo ha fatto in questi ultimi mesi. Oggi è un politico ligure a tutto campo. Da quando ha trovato un gentlemen agreement con Scajola (con cui fino a un anno fa non andava molto d’accordo) ha avuto anche la consacrazione dell’ex ministro. La domanda però è un’altra: vuole Sandro Biasotti fare il leader del Pdl in Liguria o no? La palla, quindi, potrebbe essere tutta e solo sua. Sicuramente un’ipotesi del genere che funziona popolarmente, trova ostacoli nella nomenclatura berlusconiana della Liguria divisa tra chi sta con il coordinatore regionale Michele Scandroglio e chi con il cattolico Pierluigi Vinai. E’ l’ora, infine, che un nuovo leader del Pdl sia genovese e la leadership non sia sempre spostata verso ponente.