Cronaca

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Si chiama piano strategico della sanità ed è un dossier che per ora l’assessore Montaldo tiene gelosamente chiuso negli uffici al secondo piano di piazza De Ferrari, in attesa di presentarlo a fine giugno. Contiene il completo ridisegno dell’assetto sanitario ligure. Non solo per arginare le fughe e abbattere le liste d’attesa, ma per fare della Liguria un punto di attrazione. L’idea è quella di trasformare i piccoli ospedali presenti sul territorio in centri di eccellenza, eliminando i doppioni e specializzando le varie strutture. Il punto di partenza – come annunciato martedì sera dal presidente Burlando a Primocanale – sarà quello di creare soprattutto poli di ortopedia protesica, per combattere le fughe verso altre regioni essendo questo il vero tallone d’achille della sanità ligure. Basti pensare che su circa 30 milioni di euro che la Liguria deve pagare ogni anno alle altre regioni per qui liguri che vanno a farsi curare lì, ben 19 milioni (i 2 terzi) sono per gli interventi di ortopedia, e di questi 15 milioni, nello specifico, per le protesi. Ecco perché, aprendo punti specifici di eccellenza in questo campo, riportando in Liguria quei primari di grande fama che oggi lavorano fuori regione, la giunta spera di invertire la tendenza. Un po’ come successo per l’oculistica: da quando ha aperto un centro d’eccellenza all’ospedale di Sestri Ponente, le fughe per gli interventi di cataratta sono diminuite pesantamente. E le liste d’attesa scesa da una media di 6 mesi a 40 giorni. (Davide Lentini)