Cronaca

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Il Sovrintendente verrà, ma al momento le priorità sono altre, prima fra tutte quella di rendere il Carlo felice un teatro in qualche modo appetibile dai privati. E’ questo l’obiettivo iniziale del Consiglio di amministrazione appena insediato che torna a riunirsi iniziando ad affrontare i più importanti nodi da sciogliere. E qui, su tutti, l’importanza di vendere immagine e contenuti all’esterno cercando nel mondo delle imprese (e non necessariamente soltanto quelle italiane) possibili sponsor di peso che – eventualmente – potranno anche inserire nel Cda una persona di loro fiducia come garanzia e come d’altronde previsto dallo statuto. Ecco quindi che verrà predisposta quella che è stata chiesta da Riccardo Garrone e che viene definita una 'dew diligence', ovvero una sorta di processo investigativo, a vantaggio di chi vuole investire su un’azienda, per analizzare il suo valore e le sue potenzialità future. E’ il documento che il Consiglio deve preparare per offrire il Carlo Felice sui mercati della pubblicità. Anche perché attualmente, solo per fare un esempio, alla voce 'ricavi da vendita di spazi pubblicitari' in bilancio ci sono solo 20.000 euro contro i 40-50mila che porta a casa un medio teatro di prosa. Insomma i nuovi consiglieri - oltre a Garrone, Ferrari Maifredi e Menini - cercheranno insieme al sindaco Vincenzi di recuperare il tempo perduto. Così la scelta del sovrintendente viene rinviata di un paio di settimane. I nomi in agenda sono cinque o sei: l’obiettivo è quello di evitare i soli noti, chi è a spasso e chi si autocandida. L’identikit è quello di un manager di esperienza adatto a prendere la guida di una macchina difficile e molto particolare soprattutto in una situazione finanziaria così difficile. Sarà lui, poi, a trovare anche un direttore artistico all’altezza. (Dario Vassallo)