Un giorno normale

Brancher sarà il ministro più “corto” nella storia d’Italia. Il governo Berlusconi resterà nella storia per la legge sulle intercettazioni e il lodo Alfano. Il ministro Alfano passerà ai posteri per un lodo. Bondi va al partito, Galan allo Sviluppo Economico, Bricolo alla Agricoltura. Casini non andrà col centrodestra. Gustavino passa con Casini. Musso si dissocia da Brancher. Tremonti litiga con Berlusconi. Bonaiuti smentisce che Berlusconi abbia litigato con Tremonti. Bossi va a Pontida. Quarant’anni minimi per avere la pensione. Bonaiuti smentisce che ci vorranno quarant’anni per avere la pensione. Biasotti conferma che esiste. Siri (non il cardinale) conferma e basta. La Vincenzi propone lo sciopero contro il Comune di Genova, si accorge di essere il sindaco di Genova e ordina al suo ufficio stampa di smentire di avere detto che voleva lo sciopero. Scajola cerca di vendere la casa di Roma. Scandroglio cerca casa per il Pdl a Genova. Burlando visita Stellanello. Biasotti visita Stellanello. Il Papa riabilita Celestino V. Pennacchi vince lo Strega. Vinai fa la corrente. Montaldo vuole tagliare la maternità a Voltri. A Voltri diminuiscono i parti ma anche i voti al Pd. Plinio appare ma non riesce a fare miracoli.

Ecco un giorno normale di notizie.