Il filone ligure dell’operazione nazionale contro la 'ndrangheta è nelle mani della direzione distrettuale antimafia di Genova alla quale sono state trasmessi tutti gli atti relativi ai due genovesi coinvolti: Domenico Gangemi 64 anni, titolare di un negozio di frutta e verdura in piazza Giusti e Domenico Belcastro 48 anni titolare di una rivendita di prodotti edili di via Monticelli nel quartiere di Marassi. Gangemi e Belcastro secondo le indagini condotte fin qui dalle procure di Milano e Reggio Calabria sarebbero i referenti genovesi e liguri della ‘ndrangheta. Sarebbero stati loro ad incontrarsi con gli altri vertici nazionali per gestire il malaffare nella nostra regione. Un lavoro dettagliato e documentato dalle indagini di polizia e carabinieri che oltre ai due arrestati vedrebbe coinvolte altre persone sulle quali ora dovranno far luce i pm Lari e Scolastico incaricati a livello genovese di sviluppare i legami di Gangemi e Belcastro con il territorio locale. Non solo. Secondo alcune intercettazioni riportate dai quotidiani gli indagati avrebbe tirato in ballo il presidente del consiglio regionale ligure Rosario Monteleone per un presunto sostegno elettorale. Monteleone nega alcun favore (ascolta)
Cronaca
Inchiesta 'ndrangheta, si cercano legami fra clan e realtà ligure
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