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di Mario Paternostro
Da ieri abbiamo appreso che nei comuni turistici non si manifesta contro mafia e ‘ndrangheta. La decisione unilaterale è del sindaco di Sanremo, Zoccarato, che ha abbandonato clamorosamente la manifestazione (fra l’altro organizzata anche con il suo partito) sostenendo che è dannosa all’immagine della città del ponente. La sfilata a favore della legalità secondo il primo cittadino danneggia il turismo mentre le bombe che fanno saltare in aria i locali no.
Zoccarato, la cui scissione fortunatamente è stata accolta da una bordata di fischi, ha invitato i manifestanti a fare casino a Genova che intanto non è una città turistica e quindi colà si può manifestare contro tutte le mafie e i mafiosi, i pizzi e i contropizzi, le ‘ndrine e i picciotti vari che stanno spuntando come funghi in tutta la Liguria e, spiace per il signor Zoccarato, anche nell’estremo ponente ligure, notoriamente luogo indenne da fatti criminali, paradisiaco luogo dedicato alla festa di ogni bontà.
Mi sono domandato perché a Genova si può manifestare contro i mafiosi. E alla fine ho forse trovato una risposta. Genova non è ancora città turistica ma è denuclearizzata. Che sia questo il motivo che ha scatenato lo scisma zoccaratiano?
IL COMMENTO
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