Politica

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Il via libera è arrivato dalla maggioranza di centrosinistra in commissione: è il primo passo verso la definitiva adozione del nuovo piano sanitario che – a detta dell’assessore Montaldo – “apre una grande potenzialità innovativa nel sistema sanitario ligure”. Tre i punti principali: accorpare Ist e San Martino di Genova per un nuovo, unico polo oncologico; la chiusura dei piccoli ospedali come quello di Recco e l’Evangelico; l’accorpamento di quest’ultimo con l’ospedale di Voltri. In questo modo la Regione conta di ridurre il buco della sanità e attuare quei criteri di efficienza richiesti dal ministero, già dal 2013. Con un emendamento presentato da Rifondazione Comunista, e approvato, si scongiura l’introduzione dei ticket sui codici verdi al pronto soccorso. Saranno poi potenziati i consultori e non saranno ridotti i posti letto per gli acuti almeno sino a quando non saranno realizzati nuovi posti letto per la rete riabilitativa. Critica la posizione del centrodestra, che in commissione ha votato contro criticando la mancanza di coraggio nelle scelte. “La maggioranza dà ascolto più ai comitati di protesta che ai direttori generali” dicono dal Pdl, riferendosi al fatto che il direttore della Asl 3 genovese avrebbe voluto chiudere il reparto maternità di Voltri, mentre alla fine è stato salvato grazie all’accordo con l’Evangelico, che dovrebbe essere siglato nei prossimi giorni. “Montaldo ci dica, allora – chiedono dal Pdl – se il direttore della Asl 3 gode ancora della sua fiducia”. Dopo il via libera della commissione, il piano sanitario approda ora in consiglio regionale.