Cronaca

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Pontedecimo è in lutto per l’ultimo di tanti incidenti, ma purtroppo il più grave, che hanno colpito sciatori ed alpinisti genovesi che assecondavano la loro passione per la montagna. Claudio Cambiaso, titolare di una gioielleria nella delegazione dell’immediato entroterra genovese, è morto mentre scalava il Mutzagata, che nella lingua locale significa "padre delle montagne di ghiaccio", la seconda vetta più alta del Pamir, alta 7546 metri. A gennaio una donna di 39 anni era stata investita da uno sciatore che scendeva a 80 chilometri all’ora sulle piste di Valtournanche riportando un fortissimo trauma cranico, alla fine di luglio una comitiva di 10 escursionisti, anch’essi genovesi, era stata travolta da una frana di ghiaccio, neve e sassi staccatasi da un versante dell'Antelao, sulle Dolomiti, con quattro feriti gravi e soltanto lunedì scorso uno sciatore è rimasto gravemente ferito dopo essersi schiantato contro un pilone mentre percorreva una pista dello Stelvio. L’incidente, questa volta, ha avuto come cornice il Pamir, nella Cina occidentale, in una zona quasi al confine con il Tagikistan. Cambiaso, 64 anni, alpinista esperto che che aveva già conquistato l’Aconcagua e il Mera Peak e che già nel 1995, mentre si trovava alle pendici dell’Himalaya, era scampato ad una serie di valanghe che avevano ucciso molti alpinisti, era partito il primo agosto, assieme a quattro colleghi d’avventura. Ma questa volta non è stata la montagna ad uccidere: il gioielliere, secondo le prime testimonianze, sarebbe stato colpito da un malore improvviso mentre si trovava tra il secondo campo intermedio e il terzo della scalata, accasciandosi improvvisamente sulla neve. E a nulla sono serviti i soccorsi che i compagni d’avventura hanno subito messo in atto.