"Le moschee non sono covi di terroristi ma devono garantire la giusta trasparenza ed essere conformi ai nostri principi costituzionali. Per garantire questo obiettivo di trasparenza si potrebbe chiedere agli imam di recitare le loro preghiere non solo in arabo ma anche in italiano". Lo ha detto Stefano Dambruoso, capo dell'Ufficio per il coordinamento dell'attività internazionale del ministero della Giustizia ed ex sostituto procuratore a Milano, durante il suo intervento al convegno "La violenza globale: conseguenze e risposte" in corso al Centro congressi dell'hotel Londra di Sanremo. "Sono convinto che oggi bisogna attenuare al massimo le forme di pregiudizio nei confronti dei musulmani che arrivano in Italia, pur rimanendo rigidi con chi entra nel nostro Paese per commettere reati. Bisogna, tuttavia, aver ben presente che la nostra Costituzione ci impone di rispettare la libertà religiosa, qualunque essa sia", ha poi concluso.
Cronaca
Dambruoso: 'Le moschee non sono covi di terroristi'
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