Cronaca

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"I motori dovevano essere spenti". Questa l'accusa che porta a pensare a un errore umano per quanto riguarda l'incidente avvenuto ieri nel porto di Genova, dove una coppia di turisti tedeschi è morta precipitando con la propria auto in acqua mentre sbarcava dal traghetto Moby Otta giunto da Olbia. Dopo che già una cinquantina di altre auto erano già uscite dalla pancia della nave, le eliche si sono messe all'improvviso in moto, il traghetto ha fatto un balzo di sei-sette metri in avanti prima di essere trattenuto dalle cime di ormeggio, la rampa si è staccata dalla banchina e l'auto è caduta in mare. Sono morti così Phillipp Habel e Melanie Starzynky, 29 e 28 anni, lui di Stoccarda, lei originaria della Polonia ma cittadina tedesca. Oggi al comandante del traghetto, Giuseppe Vicidomini, sarà inviato un avviso di garanzia per duplice omicidio colposo. Si tratta - si é appreso in ambienti investigativi - di un atto cautelativo in vista dell'autopsia. L'esame autoptico verrà compiuto in mattinata dal prof. Francesco Ventura. Il magistrato inquirente, Biagio Mazzeo, intende appurare come mai il motore principale della nave fosse ancora in moto nonostante la Moby Otta avesse ormai completato la manovra di attracco. Phillipp Habel è annegato dopo essere stato sbalzato fuori dall'auto colpita dalle eliche ed è stato recuperato poco dopo dai sommozzatori dei vigili del fuoco; Melanie Starzynky, la compagna è rimasta legata alle cinture di sicurezza dell'Opel Astra, ed è stata trascinata sul melmoso fondo del porto. Il traghetto, attualmente, è sotto sequestro.