Cronaca

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S'infittisce il giallo di Savona. Elisabetta Bertolotto ha raccontato di aver ucciso il figlio intorno alle 9.30 ed essere rimasta con il cadavere del bimbo fino alle 14 quando ha poi chiamato il marito dicendogli "L'ho ucciso io, siamo a San Bartolomeo del Bosco". L'uomo, Mauro Quagliati, che aspettava i due per una visita nello studio di un logopedista dove avevano appuntamento per la difficoltà di espressione di Andrea, non vedendoli arrivare, si è allarmato ed ha cominciato a tempestare la moglie di telefonate. Chiamate a cui la donna non ha risposto. Fino alle 14 appunto, quando è stata lei a comporre il numero del marito che, recatosi sul posto, avrebbe pensato subito a un incidente stradale, tanto da avvisare i soccorritori ed estrarre il corpo esanime del figlio dall'auto per prestargli aiuto. E' quanto emerso stamani dalla Procura di Savona. Dagli esami autoptici il bambino, invece, sarebbe morto intorno a mezzogiorno. La Bertolotto avrebbe anche tentato di tagliarsi le vene con un coltello da cucina, procuandosi ferite solo superficiali. Secondo il pm Danilo Ceccarelli il racconto della mamma sarebbe pieno di lacune e buchi temporali e probabilmente "non si rende ancora conto della portata della tragedia". Intanto, il gip Barbara Romano ha fissato per domani l'udienza di convalida degli arresti. Solo dopo l'udienza i familiari potranno ottenere il nulla osta per andare a farle visita. Tra gli accertamenti che verranno fatti in questi giorni, si cercherà di capire se la donna abbia mai manifestato il suo disagio a qualche medico.