Cronaca

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I termini stabiliti dalla recente ordinanza sull'alluvione sono troppo ridotti, al punto da non portare gli attesi benefici per un rapido ritorno alla normalità. Lo sostengono i responsabili delle associazioni di categoria di Varazze, Andrea Bruzzone (albergatori) e Marilena Ratto (Ascom), dopo l'analisi del documento della Presidenza del Consiglio pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale l'8 novembre, con il quale si stabiliscono gli interventi urgenti di protezione civile diretti a fronteggiare i danni conseguenti all'evento alluvionale del 4 ottobre scorso che hanno colpito le province di Savona e Genova. "In sostanza - denunciano -, il Governo stabilisce la sospensione dei termini per il versamento di contributi e delle imposte fino al 15 dicembre per residenti e imprese che svolgono l'attività in immobili dichiarati inagibili o colpiti da ordinanze di sgombero. E, inoltre, la rateizzazione in dodici rate del dovuto al fisco a partire da gennaio 2011. Siamo letteralmente allibiti da queste disposizioni - dice Marilena Ratto, presidente dell'Ascom di Varazze -: si tratta di benefici ai quali a Varazze potrà accedere soltanto il due per cento delle aziende colpite". "A questo punto, commercianti ed esercenti indebitati fino al collo a causa del disastro, saranno legati soltanto ai previsti risarcimenti che però arriveranno non prima di 12-18 mesi" ha aggiunto. "I termini stabiliti per imposte e contributi - aggiunge Andrea Bruzzone, presidente dell'Assoalberghi - sono troppo ridotti, al punto che rimarranno senza risposte le istanze immediate del 98 per cento degli operatori che hanno denunciato danni. Benefici limitati, dunque, in presenza di un'attesa generale di interventi decisi e sostanziosi da parte del Governo che al momento è andata delusa".