Con una piroetta incredibile il governo Berlusconi ha azzerato i modestissimi contributi che venivano assegnati alle televisioni locali. Primocanale che vive in diretta per offrire un servizio pubblico ai liguri (emergenze neve, piogge, partite annullate, grandi eventi e altre amenità) non godrà di questo diritto. Andando avanti così il governo di centro destra raggiungerà il suo obbiettivo finale: cancellare l’informazione tv locale che a parte qualche programmatore di televendite fa pubblico servizio da Nord a Sud senza canone. Tutto, a vantaggio di Rai e di Mediaset. Lo stesso governo Berlusconi, ogni giorno più zoppo e più arrogante, aumenta il canone d’abbonamento della Rai senza che i cittadini possano opporsi: le gabelle del feudatario sono così. E come se non bastasse, Mediaset prosciugatrice di pubblicità come un’idrovora, paga un canone per i canali nazionali irrisorio se messo a confronto con quello che sono costrette a pagare le televisioni locali. Insomma il cerchio si stringe perfettamente per strozzare l’emittenza sul territorio. E’ inconcepibile che i parlamentari liguri di centro destra (Pdl e Lega) scarichino tutte le responsabilità sul ministro Tremonti. Ne hanno anche loro e chi abita in Liguria deve saperlo. Se strangoleranno l’informazione televisiva locale ne saranno in buona parte responsabili per non avere fatto sentire la loro voce. Non perderemo occasione di ricordarlo e raccontarlo. Sono stati eletti in Liguria e non fanno gli interessi dei liguri.
Forse questi parlamentari del centro destra si sveglieranno quando le tv andranno in crisi? Quando, come fa Tremonti, dovranno “tagliare”? Quando non ci sarà più la possibilità di andare in diretta al primo fiocco di neve per informare chi sta nell’entroterra isolato dal mondo o sulle colline della Valpolcevera in attesa dello spargisale? Sarà tardi per strillare: è colpa di Tremonti.
IL COMMENTO
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