Cronaca

49 secondi di lettura

Disabile al 100% e detenuto nel carcere di Sanremo, Ferdinando Paniccia, 27 anni e originario di Viterbo, è morto ieri nella sua cella. A ucciderlo probabilmente un attacco cardiaco dovuto alle sue condizioni critiche: pesava, infatti, 186 chili ed era epilettico e semiparalizzato. Affetto anche da ritardo mentale, "ragionava come un bambino di 3 anni" dice l'associazione Ristretti Orizzonti", l'uomo era stato arrestato la prima volta a 19 anni per il furto di tre palloni di cuoio in una palestra a cui erano seguiti altri arresti per reati di lieve entità. Il giorno di Natale aveva accusato un malore. Ieri mattina il suo compagno di cella lo ha chiamato, ma inutilmente. Il sostituto procuratore Antonella Politi ha disposto che venga effettuata l'autopsia. Le polemiche sullo stato in cui versano le carceri italiane e i detenuti non sono tardare ad arrivare. Secondo l'associazione, infatti, "sono 500 i disabili gravi nelle carceri italiane, per loro il 'diritto alla salute' è solo sulla carta".