Cronaca

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“Accetteranno tutti con grande piacere”. Il test del DNA per tutti gli abitanti di Vernazza potrebbe risolvere il caso del delitto di Don Emilio Gandolfo. E’ il vicesindaco Gerolamo Leonardini, a Primocanale, a dire che questa soluzione potrebbe essere ben vista proprio dagli abitanti del borgo delle Cinque Terre che risiedevano nel borgo a dicembre del 1999 quando il sacerdote intellettuale venne brutalmente ucciso. “Il solo pensiero che può ancora aleggiare che possa essere stato uno di Vernazza ad uccidere don Gandolfo – aggiunge Leonardini - se in qualsiasi modo può essere tolto, ben venga l’esame del DNA. Quindi non ci sono problemi. Io sarei uno dei primi a sottopormi al test del DNA, per dare l’esempio. I giovani e i meno giovani accetteranno con grande piacere per levare questa ombra che sia stato uno di Vernazza ad uccidere Don Emilio Gandolfo”. Così Leonardini vuole ribaltare la convinzione molto diffusa che gli abitanti di Vernazza non vogliano parlare di quella storia: “Vernazza paese di omertosi? Non è vero. Se il fatto fosse successo il 2 di agosto anziché il 2 di dicembre sicuramente direi che qualcosa non quadra. Ma il 2 dicembre alle 9 di sera non credo ci sia molta gente che circola”. Anche di questo caso si occuperà questa sera Destra Sinistra, dedicata ai casi di omicidio irrisolti della Liguria.