Cronaca

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450 mila euro. E’ la cifra che l'ex sindaco di Genova, Giuseppe Pericu, dovrà pagare per il danno erariale procurato con l’operazione di scorporo di Amt in Ami, società che se ne accollò i debiti perché l’azienda di trasporto pubblico del capoluogo ligure risultasse più appetibile nella fusione con i francesi  della Transdev. A condannare Pericu è stata la Corte dei Conti ligure. I giudici contabili hanno condannato inoltre al pagamento di 150mila euro anche l'ex assessore al personale Giovanni Facco mentre sono stati condannati a pagare 50mila euro ciascuno i membri dell'allora Cda di Ami. Assolti, invece, perché ritenuti non responsabili del buco finanziario, l'ex vice sindaco Alberto Ghio, l'ex assessore ai Trasporti Arcangelo Merella e i consiglieri di amministrazione Enrico Musso e Giuseppe Profiti. "Faremo appello contro la sentenza - ha detto il legale di Pericu, Lorenzo Acquarone - perché tutta la vicenda è molto intricata e difficile da capire". Il presunto danno provocato alle casse dello Stato con la scissione di Amt in Ami, secondo la Corte dei Conti, ammonterebbe a 9,5 milioni di euro. Sulla stessa vicenda e' in corso un'indagine penale presso la Procura della Repubblica di Genova, coordinata dal pubblico ministero Francesco Pinto.