Cronaca

1 minuto e 7 secondi di lettura
Indagati tre medici per la morte di Alice Giusto, la bimba di 20 mesi morta nel giugno 2010 all'ospedale pediatrico Gaslini di Genova, a causa di una emorragia dopo aver ingerito una mini-pila. In un primo tempo il fascicolo aperto dal pm Stefano Puppo era rimasto a carico di ignoti. La bambina era stata portata dai genitori al pronto soccorso per vomito e sanguinamento dalla bocca. In ospedale le condizioni della bimba erano state giudicate non preoccupanti. Nel pomeriggio però  i medici avevano deciso di operarla d'urgenza, ma la piccola era entrata in coma prima di arrivare in sala operatoria e poco dopo era morta. Secondo la perizia di Luca Tajana "dal momento dell'arrivo di Alice al Gaslini, sono ravvisabili difetti di prudenza nell'aver sottovalutato la gravità dei sintomi presentati sin dall'inizio" e di conseguenza "erano stati differiti esami strumentali e procedure diagnostiche che avrebbero consentito di procedere alle necessarie terapie prima dell'aggravarsi del quadro clinico". Tajana aveva aggiunto: "vista la gravità del quadro anatomo-patologico per la prolungata presenza della mini-pila nell'esofago della bimba è impossibile esprimersi sulla sopravvivenza della piccola anche di fronte a un approccio diagnostico cronologicamente corretto e coerente alla realtà clinica del caso". Sull'episodio fu anche aperta un'indagine da parte della Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario.