Cronaca

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Si è tagliato le vene nella cella di isolameno, Riccardo Turetta, arrestato venerdì scorso dai carabinieri con l'accusa di essere il complice in omicidio di Massimiliano Galastro, considerato il killer di Aldo Vaccaro, il contitolare dell'agenzia di scommesse ucciso a colpi di pistola in piazza Milano, a Chiavari, la notte tra il 13 e il 14 luglio. Turetta, sorvegliato a vista ogni quarto d'ora da un agente di polizia penitenziaria, si è tagliato i polsi con una lametta da barba. E' stato proprio uno degli agenti a salvargli la vita: in pochi minuti il 30enne è stato trasferito all'ospedale di Lavagna dove, poi, è stato ricoverato nel reparto di Psichiatria. Turetta era stato interrogato dal pm Gabriella Dotto, a cui aveva raccontato che l'amico, Galastro, gli aveva chiesto di accompagnarlo all'agenzia di scommesse. "Poi si è messo a sparare - ha raccontato - io ero distante dall'auto e non ho visto bene cosa è successo".