Cronaca

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Le privazioni in prigione, oltretutto in una sovraffollata come quella italiana, sono tante e col passare del tempo possono risultare insostenibili. E' forse questo il motivo che ha portato un gruppo di rumeni a creare una vera e propria distilleria nel carcere di Marassi a Genova. I detenuti avevano disposto tutto il necessario (alambicchi ricavati da oggetti comuni, bottiglie e pentolini) in una cella e, presa la corrente elettrica dalla plafoniera del bagno, hanno cominciato a produrre grappa artigianale. La polizia penitenziaria si è insospettita quando alcuni detenuti, completamente ubriachi, hanno aggredito un ispettore. Per la UIL PA Penitenziari la scoperta della distilleria clandestina in cella è un ulteriore sintomo delle difficoltà operative che investono il carcere genovese “ E’ del tutto evidente che il superaffollamento di Marassi ( presenti circa 800 detenuti a fronte di una capienza massima di 435) coniugato alle croniche e gravi deficienze degli organici determina anche queste conseguenze".