C'è attesa per il rientro in Italia di Luca Boero, 42 anni, il bodyguard genovese arrestato e poi liberato venerdì assieme ad altri due italiani dai ribelli in Libia dalla prigione di Abu Salim teatro di numerose violenze. "Eravamo a Ben Guerdane ai confini con la Tunisia e siamo stati presi dai militari del regime - ha raccontato - ci hanno picchiato e legato e ci hanno chiuso in stanzine. Ci chiedevano se eravamo spie, agenti segretum per chi lavoravamo, abbiamo avuto paura. Cosa facevamo? Lo diremo in Italia". Boero, padre di un bimbo di 8 anni, è molto conosciuto a Genova per la sua attività di bodyguard nelle discoteche del capoluogo ligure. Esperto di arti marziali, è stato reparti speciali dell'Esercito e ha lavorato cnhe per la Ibsa la stessa società di sicurezza e formazione della quale aveva fatto parte anche Fabrizio Quattrocchi.
Cronaca
Contractor genovese torturato in Libia, attesa per il rientro
46 secondi di lettura
Sponsorizzata
Venerdì 18 Aprile 2025
Centinaia in coda dalle 6 del mattino per il rinnovato store Apple a Genova
Ultime notizie
- Ritrovati resti umani in un canalone in Lunigiana: potrebbero essere di un sarzanese
- Marassi, detenuto dà fuoco a una coperta e aggredisce quattro agenti
-
Il film della settimana: 'Queer', un'ossessione sessuale rovinosa e romantica
- In centro a Genova torna il tradizionale presepe pasquale
- Frana alle Cinque Terre, chiusa la SP51 a Volastra
- Pasqua e Pasquetta: i supermercati aperti in Liguria
IL COMMENTO
Le strade dei “ragazzi partigiani” che raccontano gli eroi del 25 aprile
Ti ricordi Sergio Castellaneta, un anticipatore populista e non solo