Cronaca

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Mancano i bidelli nelle scuole genovesi. E' questa la conseguenza più visibile dei tagli prodotti dalla Finanziaria di luglio. Ma anche classi sovraffollate, accorpamenti e meno sostegni ai disabili. Il problema più grave rimane l'assenza degli ausiliari e la scuola non può quindi garantire sicurezza agli alunni e, alle elementari, sarà la maestra ad accompagnare i bambini in bagno. E gli stessi insegnanti dovranno aprire e chiudere il portone, in assenza di un collaboratore. Ci sarà, infatti, un bidello per gestire tre piani. E non manca il "caso limite", come nell'istituto di Cicagna che, su 13 plessi, conta 14 bidelli e, considerati i turni, alcuni giorni restano scoperti. E se il ministero ha fissato classi con un tetto massimo di 28 alluni o di 25 più un disabile, a Genova succede che in alcune classi ci siano 25 studenti e tre disabili o 28 alunni e un disabile.