Politica

1 minuto e 12 secondi di lettura

Caro direttore,

la sanità ligure non è allo sbando proprio perché coloro che l’hanno governata in questi anni non sono tutti uguali. Come ho avuto più volte modo di ripetere, siamo arrivati nel 2005 trovando un disavanzo di più di 800 milioni, che nei tre anni successivi abbiamo completamente azzerato con un po’ di tasse, di vendita di patrimonio, e molte razionalizzazioni. Oggi i 150 milioni di disavanzo sono poco più di quello che riceviamo in meno per la sotto pesatura degli anziani da parte del governo Berlusconi, sottofinanziamento che ci ha costretto a ricominciare d’accapo. Tutte le ASL sono in sofferenza, la ASL savonese con qualche specificità nella rete ospedaliera che ci stiamo accingendo a risolvere con molta più determinazione che in passato. D’altra parte la ristrutturazione è per tutti, e per tutti la fine di un mondo della sanità dalla spesa facile, e dalla incerta appropriatezza clinica che va di pari passo con la moltiplicazione delle strutture. Qualcuno non lo capisce o fa finta di non capirlo. La Giunta regionale ha la sua strategia, che lei ben individua nel suo articolo: stiamo proprio tagliando sprechi, doppioni, e togliendo 130 primari, altro che triplette di primariati. Mi piacerebbe che si dicessero anche queste cose, e non solo un generico “nessuno ci pensa”, perché qualcuno che ci sta pensando c’è.


* Assessore regionale alla Sanità