Cronaca

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Venticinque novembre, un mese dall’alluvione nello spezzino, Cinque Terre e val di Vara. Si chiude la “finestra” temporale durante la quale i Comuni e il commissario potevano spendere con celerità i fondi per far fronte all’emergenza. E ora? I finanziamenti per ora assicurati da Roma, 30 milioni di euro,  dovrebbero essere spesi secondo la rigida trafila delle autorizzazioni e dei controlli della Corte dei Conti. Occorreranno mesi. Ma l’emergenza del lavoro, dei piccoli imprenditori, degli artigiani, dei commercianti che hanno perso tutto e dei lavoratori avviati alla cassa integrazione (5000) e forse alla disoccupazione, non può aspettare i tempi della burocrazia. E i Comuni non possono essere bloccati dal patto di stabilità  nel decidere le spese urgenti. Un solo esempio: a Borghetto Vara sono esplose le fognature. Devono essere riparate subito. Il neo ministro all’Ambiente Corrado Clini ha detto di voler modificare alcune procedure della Legge 10 – che regola appunto questa materia – in modo da rendere più rapidi e efficaci gli interventi di spesa. Lo prendiamo come un impegno.