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E sui tempi delle liste d’attesa per le prestazioni sanitarie: "Ogni Regione ha facoltà di organizzarsi come meglio crede"
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di Andrea Popolano

GENOVA - Visita in Liguria per il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli. La mattina nel savonese poi a Genova.

Per progetti e opere legato all’abbattimento delle barriere e all’inclusività delle persone disabili il governo ha stanziato un milione di euro per la città.

“Genova è una delle dieci città con più di 300 mila abitanti che riceverà un milione di euro dal fondo delle periferie inclusive - spiega il ministro per le Disabilità Locatelli -. Abbiamo già fatto alcuni incontri tecnici con istituzioni e associazioni. Questo fondo vuole fare rete per sostenere progetti concreti anche nei territori più svantaggiati. Non ci saranno vincoli. Il Comune sceglierà dove e come attuare i progetti”.

Il ministro alla biblioteca Berio ha incontrato le associazioni di categoria del terzo settore che hanno messo in evidenza le problematiche che i disabili devono affrontare ogni giorno.

Tra i principali c’è quello delle lunghe liste d’attese che genitori di figli disabili e non devono affrontare per poter usufruire delle prestazioni e cure dedicate.

“Sono le Regioni a dover intervenire - spiega il ministro Locatelli -. C’è una problematica comune. C’è un grande impegno da portare avanti. Serve la capacità di integrare parte la sanitaria con il sociale. Serve una presa in carico vera da un punto di vista sanitario, sociale e sociosanitario. Poi ogni Regione ha facoltà di organizzarsi come meglio crede. Servono nuove soluzioni" precisa il ministro.

Diversi i progetti che sta portando avanti il governo: "Abbiamo già portato in consiglio dei ministri due dei 5 decreti attuativi - ha spiegato il ministro - quello sull'istituzione del garante per le persone con disabilità e quello sull'accessibilità delle pubbliche amministrazioni. A breve gli altri, di cui i due più importanti sono legati al Pnrr: cioè quello sulla revisione della condizione dell'accertamento dell'invalidità civile e quello sul Progetto di vita che io credo sia fondamentale per garantire proprio l'accompagnamento alla vita adulta indipendente e piena delle persone".

Durante l'incontro la Consulta comunale, metropolitana e regionale per la tutela dei diritti delle persone con disabilità ha consegnato al ministro una lettera di cinque pagine con l'analisi dei temi da affrontare.